L’Europa fa il punto della situazione sul programma “Cocaine route”. Il 28 maggio si terra’ a Roma la conferenza internazionale “Improving responses to organised crime and drug trafficking along the Cocaine Route”, organizzata dalla Commissione europea e dal Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) insieme al Ministero degli Esteri italiano. L’evento sara’ aperto dagli interventi del Direttore Generale per gli Affari politici e di sicurezza (DGAP) della Farnesina, Sandro De Bernardin; del Direttore per lo Sviluppo umano e sociale di EuropeAid, Kristian Schmidt, e dell’ex Presidente della Nigeria, Olusegun Obasanjo, Presidente della Commissione dell’Africa Occidentale in materia di droga.
I primi quattro anni di vita del programma
Durante la Conferenza verra’ tracciato un bilancio dei primi quattro anni di vita del programma “Cocaine Route”, lanciato nel 2009 dall’Ue, attivo in 36 Paesi e coordinato dall’Italia.Si tratta di un vasto programma europeo di contrasto della criminalita’ transnazionale, del riciclaggio e del narcotraffico che si svolge in tre delle regioni piu’ pericolose del mondo per quanto attiene al crimine: Africa occidentale, America del sud e Caraibi orientali. Obiettivo dell’iniziativa e’ armonizzare le diverse componenti dell’azione europea sul campo: le interdizioni marittime e aeree del traffico di cocaina, la lotta al riciclaggio e l’assistenza alle forze di polizia e alle magistrature di Africa occidentale e America del sud. Il programma e’ gestito dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo della Farnesina ed e’ coordinato dal gabinetto del ministro. A questo proposito, presso la DGCS e’ stato costituito un team multinazionale di esperti, coordinato dall’Italia.