Dall’appello lanciato dall’Europa nella riunione dei ministri degli esteri, al summit degli “Amici della Siria” che si svolge a Londra: il tema centrale è la prospettiva di una “soluzione politica” alla crisi siriana anche attraverso la convocazione della conferenza di Ginevra. L’Ue ha esortato “tutte le parti” del conflitto a “rispondere positivamente alla convocazione della conferenza di Ginevra” per dare il via ad una “transizione politica credibile”, secondo i principi enunciati nella prima conferenza di Ginevra, con la “costituzione di un governo transitorio con pieni poteri esecutivi e il controllo di tutte le istituzioni governative e di sicurezza”. Per questo l’Ue invita l’opposizione a partecipare ed incoraggia la Coalizione Nazionale Siriana ad “assumere un ruolo di primo piano” durante le trattative.
La partecipazione del Viceministro Pistelli
A Londra il Vice Ministro degli Esteri Lapo Pistelli rappresenterà l’Italia alla riunione del gruppo ristretto degli “Amici della Siria” per riaffermare l’esigenza che i principali attori internazionali e regionali sostengano concretamente il processo di Ginevra ed esercitino la loro positiva influenza sulle parti affinché sul terreno si creino condizioni favorevoli per l’avvio del processo negoziale. Pistelli evidenzierà l’urgenza, così come è stato sottolineato dal Ministro Emma Bonino nell’ambito del Consiglio Esteri a Lussemburgo, di assicurare l’accesso dell’aiuto umanitario in alcune aree particolarmente colpite dal conflitto, se necessario attraverso opportuni cessate il fuoco a livello locale. Bonino si incontrerà a Roma con il Segretario di Stato Usa John Kerry che partecipa al “summit” di Londra dove ci sarà anche una delegazione della Coalizione dell’opposizione siriana, guidata dal presidente Ahmed Jarba. Il Ministro Bonino sarà anche venerdì nella capitale britannica dove avrà un colloquio con il collega William Hague.
Soluzione negoziata
La riunione di Londra giunge in una fase decisiva del conflitto siriano. Dopo mesi di stallo sul fronte diplomatico, la recente evoluzione del dossier chimico e l’adozione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu potrebbero dare nuova linfa al processo politico per una soluzione negoziata del conflitto, attraverso l’auspicato svolgimento in tempi brevi di una conferenza tra le parti a Ginevra.