Il governo italiano intende muoversi secondo “tre linee” di fronte alla crisi in Mali: “sul piano politico ribadire il pieno sostegno italiano all’azione” in corso “nel quadro della risoluzione 2085 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”; “in secondo luogo, analogamente a quanto si sta facendo sul piano europeo, offrire un concreto sostegno logistico all’operazione, soprattutto a paesi africani che hanno difficoltà a trasferire truppe su terreno”; “in terzo luogo sottolineare al Consiglio Affari Esteri straordinario di domani l’assoluta urgenza del dispiegamento di 250 formatori (Eutm) che dovrebbero recarsi a Bamako” per addestrare forze sicurezza maliane”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in audizione congiunta al Senato con il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola.