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G7 Foreign Ministers’ Statement on the Hong Kong Chief Executive Selection

We, the G7 Foreign Ministers of Canada, France, Germany, Italy, Japan, the United Kingdom, and the United States of America, and the High Representative of the European Union, underscore our grave concern over the selection process for the Chief Executive in Hong Kong as part of a continued assault on political pluralism and fundamental freedoms.

Last year, PRC and Hong Kong authorities moved away from the ultimate aim of universal suffrage as set out in Hong Kong’s Basic Law by increasing the number of non-elected members appointed to the Election Committee and dramatically curtailing the number of voters eligible to participate in the Committee elections.

The current nomination process and resulting appointment are a stark departure from the aim of universal suffrage and further erode the ability of Hong Kongers to be legitimately represented. We are deeply concerned about this steady erosion of political and civil rights and Hong Kong’s autonomy. We continue to call on China to act in accordance with the Sino-British Joint Declaration and its other legal obligations. We urge the new Chief Executive to respect protected rights and freedoms in Hong Kong, as provided for in the Basic Law, and ensure the court system upholds the rule of law.

 

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Traduzione di cortesia

Dichiarazione dei Ministri degli esteri del G7 sulla selezione e designazione del Capo esecutivo di Hong Kong

Noi, i Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, e l’Alto rappresentante dell’Unione europea, sottolineiamo la nostra grave preoccupazione per il processo di selezione e designazione del Capo esecutivo di Hong Kong come parte di un continuo attacco al pluralismo politico e alle libertà fondamentali.

L’anno scorso le autorità della RPC e di Hong Kong si sono allontanate dall’obiettivo ultimo del suffragio universale, quale stabilito dalla Legge fondamentale di Hong Kong, aumentando il numero di membri non eletti nominati nel Comitato elettorale e riducendo drasticamente il numero di elettori che possono partecipare alle elezioni del Comitato.

L’attuale processo di designazione e la conseguente nomina sono un netto allontanamento dall’obiettivo del suffragio universale ed erodono ulteriormente la possibilità degli abitanti di Hong Kong di essere legittimamente rappresentati. Siamo profondamente preoccupati per questa costante erosione dei diritti politici e civili e dell’autonomia di Hong Kong. Continuiamo a chiedere alla Cina di agire conformemente alla dichiarazione congiunta sino-britannica e ai suoi altri obblighi giuridici. Esortiamo il nuovo Capo esecutivo a rispettare i diritti e le libertà tutelate ad Hong Kong, come previsto dalla Legge fondamentale, ed a garantire che il sistema giudiziario sostenga lo stato di diritto.

 

 

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