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Myanmar: Italia e Ue per crescita democratica e sviluppo

Dopo l’Italia anche l’Europa si muove per rafforzare le relazioni con il Myanmar, la nuova frontiera asiatica. Due settimane fitte di appuntamenti ad alto livello lo scorso ottobre hanno qualificato il dinamismo delle relazioni tra l’Italia e il Myanmar ed ora l’iniziativa europea: a Yangon una Task Force Ue, guidata dall’Alto Rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton e dal Vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, presenti anche i commissari allo sviluppo Andris Piebalgs e all’agricoltura Dacian Ciolos, per sostenere Myanmar nella sua transizione verso la democrazia e l’economia . Nell’ambito di quest’ultima prospettiva sono stati firmati tre accordi su Pmi (piccole e medie imprese), materie prime e turismo.


Sviluppo politico ed economico


”L’idea e’ permettere di mettere insieme i leader della comunità economica, politica e della società civile per dimostrare l’importanza che diamo allo sviluppo non solo economico ma anche politico” del Paese, ha dichiarato Ashton, che ha aperto formalmente la sessione di lavori della Task force con il presidente birmano.


Sostegno dell’Italia alla transizione democratica


In occasione del convegno, svoltosi alla Farnesina, su “Myanmar nuova frontiera asiatica e dei colloqui del Ministro Emma Bonino con il suo collega birmano Wunna Maung Lwin e con il premio Nobel per la Pace e leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, la Ministro Bonino ha confermato la forte amicizia dell’Italia nel processo di transizione democratica che il Paese ha avviato e confermato il “maggior sostegno possibile”. Nel corso del convegno, in particolare, al quale hanno partecipato l’Amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni ed il presidente del comitato tecnico di Confindustria, Paolo Zegna, si sono approfondite le prospettive di collaborazione per concorrere alla crescita economica del Paese asiatico.


Grande opportunità”


Myanmar costituisce una “grande opportunità” per le imprese europee, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Tajani. Per le imprese italiane in particolare, secondo Tajani, ci sono ”grandi opportunità nel settore agroindustriale e turistico” grazie al ”know how” e anche alla ”capacita’ di realizzare alberghi”. ”E’ un’opportunità non di secondo piano, e credo che l’Italia abbia un importante ruolo da svolgere in questa parte del mondo” che, sebbene ancora in un processo di trasformazione, può valersi delle capacità delle imprese italiane a “sapersi adattare alle diverse realtà”.