The text of the following statement was released by the Governments of Italy, the United States of America, Australia, Canada, France, Germany, Japan, the Netherlands, Norway, Spain, Switzerland, and the United Kingdom, and the High Representative of the European Union on the occasion of the Taliban’s decision to ban women from universities.
Begin Text:
The Foreign Ministers of Australia, Canada, France, Germany, Italy, Japan, the Netherlands, Norway, Spain, Switzerland, the United Kingdom, and the United States and the High Representative of the European Union strongly condemn the Taliban’s recent decisions to ban women from universities, to continue to bar girls from secondary schools, and to impose other harsh restrictions on the ability of women and girls in Afghanistan to exercise their human rights and fundamental freedoms.
The Taliban’s oppressive measures against Afghan girls and women have been relentless and systemic. Over the last 16 months, the Taliban have issued no fewer than 16 decrees and edicts that, among other things, constrain women’s mobility, remove women from places of work, require head-to-toe coverings for women, ban women from using public spaces such as parks and gyms and leave widows and women-headed households in dire circumstances by the requirement of male guardianship. These policies make clear the Taliban’s disregard for the human rights and fundamental freedoms of the people of Afghanistan.
Afghan women’s ingenuity and dynamism are needed urgently to help relieve profound and staggering economic and humanitarian needs. A stable, economically viable, and peaceful Afghanistan is only attainable and sustainable if all Afghans, including women and girls, can fully, equally, and meaningfully participate in and contribute to the country’s future and development.
We stand with all Afghans in their demand to exercise their human rights consistent with Afghanistan’s obligations under international law. With these moves, the Taliban are further isolating themselves from the Afghan population and the international community. We urge the Taliban to immediately abandon the new oppressive measures with respect to university education for women and girls and to, without delay, reverse the existing decision to prohibit girls’ access to secondary school.
Taliban policies designed to erase women from public life will have consequences for how our countries engage with the Taliban. Our foremost concern will continue to be the welfare, rights, and freedoms of the people of Afghanistan.
End text.
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Traduzione di cortesia
Dichiarazione congiunta dei Ministri degli Esteri sulla decisione dei Talebani di bandire le donne dalle università
Il testo della seguente dichiarazione è stato diffuso dai Governi di Italia, Stati Uniti d’America, Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svizzera, Regno Unito e dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea in occasione della decisione dei Talebani di bandire le donne dalle università.
Inizio testo:
I Ministri degli Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti e l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea condannano fermamente le recenti decisioni dei Talebani di bandire le donne dalle università, di continuare ad impedire alle ragazze di frequentare le scuole secondarie e di imporre altre dure restrizioni alla possibilità delle donne e delle ragazze in Afghanistan di esercitare i loro diritti umani e le libertà fondamentali.
Le misure oppressive dei Talebani nei confronti delle ragazze e delle donne afghane sono state incessanti e sistematiche. Negli ultimi 16 mesi, i Talebani hanno emesso non meno di 16 decreti ed editti che, tra l’altro, limitano la mobilità delle donne, le allontanano dai luoghi di lavoro, impongono alle donne di coprirsi da capo a piedi, vietano loro di utilizzare spazi pubblici come parchi e palestre e lasciano le vedove e i nuclei familiari con capofamiglia donna in condizioni disastrose a causa dell’obbligo di tutela maschile. Queste politiche rendono evidente il disprezzo dei Talebani per i diritti umani e le libertà fondamentali del popolo afghano.
L’ingegno e il dinamismo delle donne afghane sono urgentemente necessari per contribuire ad alleviare i profondi e sconcertanti bisogni economici e umanitari. Un Afghanistan stabile, economicamente vitale e pacifico è conseguibile e sostenibile solo se tutti gli afghani, ivi comprese le donne e le ragazze, possono partecipare e contribuire in modo pieno, equo e significativo al futuro e allo sviluppo del Paese.
Siamo al fianco di tutti gli afghani nella loro richiesta di esercitare i propri diritti umani nel rispetto degli obblighi assunti dall’Afghanistan nel quadro del diritto internazionale. Con queste azioni, i Talebani si isolano ulteriormente dalla popolazione afghana e dalla comunità internazionale. Esortiamo i Talebani ad abbandonare immediatamente le nuove misure oppressive nei confronti dell’istruzione universitaria per le donne e le ragazze e a revocare senza indugio la decisione esistente di vietare l’accesso delle ragazze alla scuola secondaria.
Le politiche talebane volte a cancellare le donne dalla vita pubblica avranno conseguenze sul modo in cui i nostri Paesi si impegneranno nei confronti dei Talebani. La nostra principale preoccupazione continuerà ad essere il benessere, i diritti e le libertà del popolo afghano.
Fine testo