Continua l’intenso lavoro dell’Unità di Crisi della Farnesina per il rimpatrio dei connazionali con ogni mezzo disponibile, impiegando mezzi militari in collaborazione con il Comando Operativo Interforze e voli commerciali in partenza da Kathmandu.
Il primo nucleo di connazionali è atteso a Milano nella prima mattinata di domani, imbarcato dall’Unità di Crisi in un volo commerciale. Altri due voli civili sono in partenza domani dalla capitale nepalese per Abu Dhabi, e proseguiranno verso Roma e Milano, in base alle necessità dei connazionali.
Le autorità nepalesi hanno appena autorizzato l’atterraggio a Kathmandu del C130 in attesa da ieri a New Delhi. Il volo partirà dalla capitale indiana con a bordo l’Ambasciatore d’Italia a New Delhi, Enzo Angeloni, e caricherà un residuo gruppo di connazionali che non ha trovato collocazione sul velivolo civile. E’ appena partito da Pratica di Mare un altro velivolo militare, con personale dell’Unità di Crisi, della Protezione Civile e con materiale per l’installazione di un posto medico avanzato.
Al momento è sceso a tre il numero dei connazionali che l’Unità di Crisi sta ancora cercando di rintracciare.