Il Cairo, 12 maggio 2022 – Una stabile potenza economica regionale in crescita nonostante Covid e guerra in Ucraina: la Costa d’Avorio resta quel lembo di Africa occidentale che offre “grandi prospettive” alle aziende italiane “del settore agro-industriale e dei macchinari”.
Lo dice l’ambasciatore d’Italia ad Abidjan, Arturo Luzzi, spiegando in un’intervista all’ANSA che, “pur essendo tra i principali produttori mondiali di cacao, anacardo, caffè e cotone, il Paese esporta principalmente prodotti grezzi o semi-lavorati a causa dell’insufficiente industrializzazione del comparto agricolo”
“Ci sono anche molte opportunità” nel settore del legno, del turismo, “delle infrastrutture e dei grandi lavori, dove Paesi come Cina, Turchia e Marocco sono molto attivi”, aggiunge il diplomatico.
“Particolarmente importanti sono gli investimenti di Eni”, fra l’altro su “un ricco giacimento off-shore scoperto alcuni mesi fa”; ma il “settore energetico è molto promettente anche con riferimento alle rinnovabili e in generale alle fonti alternative”, nota Luzzi.
Oltre ad Eni, grandi aziende che hanno scommesso sulla Costa d’Avorio sono Leonardo, Iveco (che mesi fa ha inaugurato un impianto di assemblaggio di furgoni Daily) e Messina Line. Ma, ricorda l’ambasciatore, anche le Pmi sono lanciate: “Nei settori della lavorazione del tonno, del legno, della ristorazione, della produzione di bevande, edile e altri”.
Rispetto a molti Paesi africani, lo scenario infatti è relativamente confortante: dopo l’inevitabile flessione all’1,8% causata dalla pandemia rispetto ai tassi del 7% degli anni precedenti, il Pil della Costa d’Avorio è cresciuto del 6,2% nel 2021, con stime intorno al 6,7% per quest’anno pur segnato dalla guerra, segnala Luzzi.
“Abidjan si conferma la principale potenza economica tra i Paesi dell’Unione Economica e Monetaria dell’Africa Occidentale (Uemoa), contribuendo a più di un terzo del Pil” dell’area, cumulando circa il 40% delle esportazioni ed attraendo il maggior numero di investimenti diretti esteri (Ide), evidenzia il diplomatico pugliese.
C’è poi il confortante accompagnamento dei “tradizionalmente ottimi rapporti bilaterali” con l’Italia, agevolati anche “dall’ancoraggio di Abidjan ai valori democratici e al rispetto dei diritti umani”, ricorda Luzzi.
“A livello politico e istituzionale, la Costa d’Avorio è da ritenere un Paese che ha ormai raggiunto un livello di stabilità incoraggiante. La classe dirigente mantiene un regolare dialogo politico con le forze di opposizione nell’intento di una piena normalizzazione e pacificazione, superando definitivamente le divisioni che nel passato hanno portato a scontri e violenze”, nota il diplomatico, pur segnalando “problematiche di sicurezza” nel nord-est, al confine con il Burkina Faso in lotta coi jihadisti. Le Autorità ivoriane stanno comunque “rafforzando i dispositivi di sicurezza in quelle zone e intensificando anche gli investimenti per migliorare le condizioni socio-economiche della popolazione”, aggiunge. (ANSA)