La settimana della Cucina Italiana in Francia ha potuto visto l’organizzazione, per la quarta edizione della settimana della cucina italiana sull’organizzazione, di circa 40 eventi volti a promuovere l’approccio italiano alla nutrizione e all’educazione alimentare e con il coinvolgimento delle istituzioni italiane nel Paese, in primis l’Ambasciata d’Italia a Parigi e la rete consolare ma anche gli Istituti di Cultura, le Camere di Commercio, e molti altri e di attori pubblici e privati locali. Il capillare calendario di eventi si è svolto nelle principali città francesi: Parigi, Lione, Strasburgo, Metz, Marsiglia e Nizza. In comune tra questa moltitudine di eventi, l’attenzione e la passione del pubblico francese per l’Italia e la sua cucina, e un pensiero speciale per Venezia – colpita dalle recenti alluvioni.
Le iniziative organizzate hanno avuto un’amplissima eco presso il pubblico, sulla stampa, e anche sulle reti sociali. Tra le tantissime manifestazioni si segnalano il cocktail offerto dall’Ambasciatrice italiana a Parigi, Teresa Castaldo, con la partecipazione di oltre 350 personalità e protagonisti del mondo della cucina e della ristorazione. Nella sola regione di Parigi si sono poi tenuti ben 16 eventi diffusi, costruiti su una pluralità di linguaggi e di formati – dalla degustazione alla conferenza, dal cinema alla musica, dalla competizione al mercato. Da sottolineare come molti di questi eventi abbiano fatto perno su gemellaggi tra città italiane e francesi – Lilla e Torino, Tours e Parma, Digione e Reggio Emilia, Orleans e Treviso, Burges e Forlì.
Numerosissimi eventi si sono tenuti nelle rispettive regioni anche sotto gli auspici dei Consolati italiani a Nizza, Marsiglia, Lione, Metz, e Strasburgo. Anche qui, diversi gli approcci e i linguaggi per celebrare la cucina e la cultura italiane nelle loro mille sfaccettature – atelier di cucina, conferenze scientifiche, presentazioni di libri, mostre d’arte, proiezioni di documentari, e tanto altro.
Merita particolare menzione la mostra ospitata presso l’istituto Italiano di Cultura di Parigi, “La diplomazia a tavola. Un viaggio attraverso i menù dell’archivio di Giulio Andreotti”, curata da Luciana Devoti e organizzata in collaborazione con l’Istituto Sturzo di Roma,
istituzione presso la quale è conservato l’archivio personale di Giulio Andreotti. Riunendo una cinquantina di menù tra i 1300 conservati da Andreotti nel corso della sua cinquantennale vita politica, la mostra ha rappresentato un viaggio nel cuore della storia del XX secolo attraverso celebri personaggi e celebri tavole, sottolineando l’importanza della gastronomia italiana nelle relazioni internazionali.
Particolarmente apprezzati, inoltre, i quattro ateliers dedicati alla pasta sfoglia fatta a mano, organizzati a Marsiglia con la partecipazione delle “mariette” di Casa Artusi, prestigiosa fondazione d’eccellenza creata dal Comune di Forlimpopoli e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna per la promozione del patrimomio gastronomico regionale e italiano, tre dei quali sono stati riservati a studenti delle scuole locali elementari e medie Chevreul-Champavier, Marseilleveyre (sezione internazionale italiana) e Victor Hugo, al fine di promuovere l’educazione all’alimentazione sana già nelle fasce più giovani della società francese.